Margot Farnoux
Margot Farnoux è un autore e illustratore di fumetti francese. Dopo aver studiato graphic design a Parigi, si è iscritto alla sezione di illustrazione dell'HEAR di Strasburgo, dove si è laureato nel 2024. Lo stesso anno ha pubblicato il suo primo fumetto per bambini: Les vacances de Nana & Nini, per Biscoto éditions.
Oggi Margot crea storie e illustrazioni assurde e bizzarre per bambini (e adulti). Nel 2025, il suo secondo album, Moumou 1er, è stato pubblicato da On ne compte pas pour du beurre.
Parallelamente, realizza fumetti autobiografici che condivide in fanzine autopubblicate. Quando non si sente bene, disegna volti molto, molto grandi.
Mostra
20 nov 2025 - 30 nov 2025
DAS - Dispositivo Arti Sperimentali
PERCORSO D’ARTISTA IN VENTI IMMAGINI
con Simon Ecary, Margot Farnoux
introduce Marco Quadri
Quali sono le immagini della vita di Simon Ecary e Margot Farnoux? I due artisti si raccontano attraverso venti immagini di altri autori o autrici, quelle che hanno costituito o cambiato il loro modo di guardare e di conseguenza di disegnare. Che siano opere note oppure segrete l'incontro indaga come dalle figure nascono figure, e come le immagini possono trasformare il modo di pensare il disegno.
Ingresso: libero
__
in collaborazione con Titivil e Institut français Italia
in collaborazione con Titivil e Institut français Italia
DAS - Dispositivo Arti Sperimentali
ALIENI. L’INFANZIA COME MONDO ACCANTO
con Marco Libardi, Sara Antimi, Lika Nüssli, Margot Farnoux
modera Valeria Cavallone, Nicola Galli Laforest
È davvero possibile raccontare l’infanzia? E perché raccontarla?
A partire dal lavoro di Lika Nüssli, Margot Farnoux, Sara Antimi e Marco Libardi, si apre un confronto sulle possibilità di raccontare bambine e bambini, sulla necessità di rappresentare un’infanzia non stereotipata e di dare spazio all'interno del racconto a tutta la complessità e l’ambiguità che la caratterizzano.
Ingresso: libero
__
in collaborazione con Titivil, con il contributo di Pro Helvetia
in collaborazione con Titivil, con il contributo di Pro Helvetia