mondi accanto

“Non sono speculativi solo i futuri, ma anche i presenti e i passati possibili.”
(Jared Sexton)
È ancora possibile pensare a un futuro? E sono nel futuro le alternative alla paralisi del presente? Non si rischia di rimanere invischiati in una idea di progresso che ha mostrato con evidenza i suoi limiti? Forse, più che continuare a guardare in avanti, bisognerebbe provare a guardare di lato e scoprire che esistono “mondi accanto” e che possono diventare preziosi perché sono già qui. E mondi accanto è il titolo della terza edizione del festival che ha come protagonista il lavoro di Nicole Claveloux, fumettista, illustratrice e disegnatrice francese tra le più influenti degli ultimi quarant’anni, a cui viene dedicata una grande retrospettiva.
MONDI ACCANTO
I mondi accanto sono un invito a cambiare posizione e postura: "La dislocazione, credo, riguarda un tipo di speculazione laterale, piuttosto che le proiezioni in avanti nel tempo. Tenendo presente questo aspetto, sono arrivata a considerare anche la mia narrativa come ‘adiacente alla realtà’ piuttosto che futuristica, collocando le mie speculazioni accanto al momento attuale invece che davanti a esso". Sono parole della studiosa e scrittrice Elvia Wilk, autrice di Narrazioni dell’estinzione (add editore, 2023), un testo che ci ha accompagnato nell’elaborazione del festival.
Si tratta di abbandonare l’ottica della previsione per assumere quella di esplorazione, provare a esercitare la divagazione come forma di erranza, di concentrazione su ciò che può sembrare solo un dettaglio, un piccolo mondo nascosto, un punto di vista inedito. I mondi accanto possono essere alternative immaginarie e immaginifiche, ma anche riverberi di un passato vissuto o presenze concrete oggi, come l’infanzia che ci cammina a fianco. Ma sono sempre piste laterali, che possono far dubitare sulla condizione del presente vissuta come imperativo e necessità. Davvero non si può vivere e immaginare in altro modo?
NICOLE CLAVELOUX: UNA VISIONARIA
Grazie a una energia grafica e cromatica senza eguali e una irrefrenabile libertà espressiva, Nicole Claveloux si è sempre distinta come una costruttrice, e assieme distruttrice, di mondi: i suoi universi sono folli, molteplici, come le sue tecniche e la varietà delle sue storie, corrono paralleli, stanno accanto o addirittura dentro il nostro reale.
Non a caso il titolo dell’edizione del festival coincide con quello della mostra principale: desideriamo in questo modo sottolineare la natura contemporanea e anticipatrice di una figura fondamentale e assolutamente atipica nella scena del fumetto e dell’illustrazione internazionale. ”Mondi accanto”, la sua prima grande mostra in Italia, nella ex Chiesa di San Mattia, è accompagnata dall’uscita del volume La mano verde e altre storie per Eris Edizioni, prima vera occasione di lettura per il pubblico italiano.
La frequentazione del fantastico e della libertà che concede mette l’artista in contatto con la parte più profonda, vera e selvaggia dell’infanzia. Claveloux sa come stare “dalla parte dell’infanzia”, in una posizione di partecipe osservazione e assoluto gioco, divertimento puro, fisico, incurante del pensiero perbene dell’occhio adulto.
Dalla parte dell’infanzia ma anche dalla parte delle donne. In particolare le bambine, le ragazze, le donne si prendono – senza chiedere – il loro posto nella società, dicendo la loro, facendo tutto ciò che lo sguardo maschilista non vorrebbe, rivendicando corpi, piaceri, avventure, debolezze e follie. Rivendicando di nuovo il potere trasformativo del disegno.
È l’occasione per entrare in un universo metamorfico e visionario, capace di coniugare insieme Carroll e femminismo, fantastico e infanzia. Così il fumetto percorre strade che solo recentemente sono state riconosciute in letteratura – si pensi al volume Le visionarie, antologia curata da Ann e Jeff Vandermeer (NERO Editions, 2019) – per il loro valore alternativo e in qualche modo profetico.