Manuele Fior

Manuele Fior è un artista di respiro internazionale ed è uno degli autori di fumetti più apprezzati in Italia e all’estero. Nato a Cesena nel 1975, dopo la laurea in architettura si è trasferito a Berlino, dove ha lavorato come fumettista, illustratore e architetto. Nel 1994 ha vinto il primo premio alla “Bienal do Juvenes Criadores do Mediteraneo,” di Lisbona. Nel 2001 inizia una collaborazione con Avant-Verlag, editore tedesco della rivista "Plaque", che raccoglie autrici e autori italiani come Mattotti, Igort, Giandelli. Da lì, comincia a lavorare ai suoi racconti a fumetti, scritti dal fratello Daniel, poi pubblicati su "Black", "Bile Noire", "Stripburger", "Forresten" e "Osmosa".  Ha vissuto poi a Oslo, Parigi e Venezia.

Collabora con le sue illustrazioni a riviste come The New Yorker, Vanity Fair, a quotidiani come la Repubblica, Le Monde e Il Sole 24 Ore, a case editrici come Feltrinelli, Einaudi, EL.  

Con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo (Coconino Press 2010) ha vinto il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011. Ha inoltre pubblicato L’intervista (Coconino Press 2013, Oblomov 2019), Le variazioni d’Orsay (Coconino Press 2015), I giorni della merla (Coconino Press 2016), La signorina Else (Coconino Press 2009) e Rosso Oltremare (Coconino Press 2006).

Celestia, uscito nel 2020 per Oblomov Edizioni, ha vinto il Premio Yellow Kid Autore dell’anno ai Lucca Comics Awards. Il suo ultimo graphic novel  Hypericon è uscito nel 2022 per Coconino Press. 
masterclass sabato 22 nov H 10:30
DAS - Dispositivo Arti Sperimentali

Il futuro è una possibilità?

con Manuele Fior, Francesco Maria Spampinato

modera Ilaria Tontardini

Un interrogativo sollecita il dialogo fra il fumettista Manuele Fior e lo storico dell'arte ed esperto di studi visuali Francesco Maria Spampinato, mettendo a confronto due punti di vista sulle arti: da una parte il fumetto e gli slanci e i contro slanci utopici del lavoro di Manuele Fior,  dall'altra un racconto di come le arti visive hanno indagato il soggetto del futuro. Per riflettere sulle arti come via per immaginari possibili futuri alternativi, attraverso uno sguardo laterale.

Ingresso: libero

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in collaborazione con Università di Bologna – Dipartimento delle Arti, con il sostegno dei fondi Otto per Mille dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai