Maria Nadotti
Maria Nadotti è giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice.Scrive di teatro, cinema, arte, cultura e società. È autrice di Silenzio = Morte: Gli USA nel tempo dell’AIDS (Anabasi, 1994); Cassandra non abita più qui (la Tartaruga, 1996); Sesso & Genere (il Saggiatore, 1996 e Mimesis 2022); Scrivere al buio (la Tartaruga, 1998 e Tamu, 2020); Prove d’ascolto (edizioni dell’asino, 2011); Trasporti e traslochi. Raccontare John Berger
(Doppiozero, 2014); Necrologhi. Pamphlet sull’arte di consumare (il Saggiatore, 2015); e coautrice di Nata due volte (il Saggiatore, 1995).
Ha ideato e curato vari libri tra cui: Off Screen: Women and Film in Italy (Routledge, 1988);
Immagini allo schermo: La spettatrice e il cinema (Rosenberg & Sellier, 1991); Elogio del margine: Razza, sesso e mercato culturale (Feltrinelli, 1998 e Tamu, 2020); Modi di vedere (Bollati Boringhieri, 2004); Dieci in paura (Epoché, 2010); La speranza, nel frattempo. Una conversazione tra Arundhati Roy, John Berger e Maria Nadotti (Casagrande, 2010); Riga 32 - John Berger (Marcos y Marcos, 2012); Sul buon giornalismo. Conversazioni con John Berger e Ryszard Kapuściński (Feltrinelli, 2024) e, in collaborazione con John Berger e Selçuk Demirel, What Time Is It? (Notting Hill Editions, 2019).
Curatrice e traduttrice italiana delle opere di John Berger, nel 2021 gli ha dedicato il podcast Per John B. Ha ideato e cura la sezione “Prove d’ascolto” di Okta Film, conversazioni a due o tre voci sul contemporaneo.
È autrice di due cortometraggi documentari: Elogio della costanza (2006) e Sotto tregua Gaza (2009).
Collabora alla scrittura dei testi della comica e autrice televisiva e teatrale italiana Teresa Mannino.
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Esporsi al paesaggio
introduce Alessio Trabacchini
con Joe Kessler, Maria Nadotti
La perdita di una casa in The Gull Yettin di Joe Kessler coincide con l’allargamento di un confine, la scoperta di un mondo, prima nascosto alla vista e al corpo, di colori violenti e segni. Il bambino che intraprende questo viaggio non è solo il protagonista di un vagare, un’esplorazione che coincide con l’esperire l’esterno in una continua dinamica fra dentro e fuori, domestico e ‘selvaggio’, ma anche l’occhio che ci restituisce il racconto. Le forme di The Gull Yettin a volte ampie macchie di colori primari, altre segni violenti di biro o pennarelli vicini allo scarabocchio sono il paesaggio deformato da uno sguardo, in cui l’ignoto fa continua irruzione nelle tavole.
Maria Nadotti giornalista, consulente editoriale, traduttrice e saggista, curatrice e traduttrice italiana dell’opera di John Berger dialoga con Joe Kessler del suo lavoro.
Ingresso: libero
Nell’ambito di Conversazioni a vignetta, in collaborazione con Erasmus Mundus in Culture Letterarie Europee – Università di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Girls club
modera Maria Nadotti
con Karla Paloma, Martina Sarritzu, Elsa Klée, Lucile Ourvouai
Con i loro progetti di editoria indipendente, queste quattro autrici vogliono far rivivere la tradizione delle fanzine autobiografiche LGBTQIA+, rivisitando l’opera di grandi fumettiste underground come Aline Kominsky-Crumb. Una tradizione che ripercorrono insieme a Maria Nadotti, critica, saggista e traduttrice, tracciando un filo tra il passato e il presente del fumetto.
Ingresso: libero
In collaborazione con il Festival La Violenza Illustrata, con il contributo di Institut Français Italia