Dominique Goblet
Dominique Goblet è nata a Bruxelles nel 1967. Si è diplomata in Belle Arti all’Institut Saint-Luc e ha proseguito gli studi nel campo dell’illustrazione dal 1987 al 1990. Ha attraversato un pezzo importante della storia del fumetto europeo, facendo parte dei collettivi che più ne hanno segnato l’evoluzione: è stata tra i membri del gruppo Frigoproduction, poi della casa editrice Fréon-Frémok e della storica L’Association. Il suo primo libro, Portrait Crachés (1997) è una raccolta di storie illustrate uscite in origine su alcune importanti riviste. Con il suo primo graphic novel, Souvenir d’une journée parfaite, del 2001, decostruisce il canone del racconto autobiografico che ha segnato, nei primi anni Duemila, l’avvento del graphic novel. Segue nel 2007 Faire semblant c’est mentir, il libro che l’ha resa nota fuori dai confini europei. Frutto di un lavoro di ricerca artistica durato oltre un decennio, il fumetto racconta da una prospettiva volutamente frammentaria la storia familiare di Goblet, il rapporto problematico con i genitori e poi con il compagno, la relazione fragile con la memoria. Il libro è stato tradotto in sei lingue, ha vinto il premio Töpffer e ha ricevuto diverse candidature al Festival di Angoulême. Si tratta di un libro che racchiude in sé alcuni degli elementi ricorrenti della poetica di Goblet: il disegno come strumento capace di scavare nell’identità, che raramente viene rivendicata e molto più spesso raccontata nelle sue ambiguità e debolezze, la rappresentazione del corpo, la violenza delle relazioni umane.
Nella sua decostruzione delle identità, Goblet ha sempre messo in discussione il ruolo autoriale attraverso progetti collettivi e collaborazioni come quella storica con lo sceneggiatore Guy Marc-Hinant, co-autore di Souvenir d’une journée parfaite e Les hommes-loups; l’artista visivo Kai Pfeiffer, con cui nel 2011 ha dato vita a un progetto sfociato nel 2014 nel graphic novel Plus si entente, racconto allucinato e profondo di una donna single alla ricerca di un partner su un'app di incontri; l’artista art brut Dominique Théate, co-autrice del surreale L’amour dominical, storia di un triangolo tra un wrestler, una donna barbuta e un dentista criminale. O ancora il gruppo di artiste e artisti con disabilità mentale del Centre d’Expression et de Creativité La Hesse, con cui ha realizzato il volume Match de Catch à Vielsalm. Nel suo ultimo lavoro pubblicato, il ciclo Ostende, realizzato tra il 2020 e il 2021, Goblet prende come spunto la fine di una relazione per mettere in scena una meditazione potente e poetica sul tempo, il corpo e la natura, virando dal fumetto verso la pittura e l’arte contemporanea e trovando nella rappresentazione del paesaggio un mezzo per riflettere sulla condizione umana.
Goblet è stata protagonista di numerose mostre nelle gallerie e nei principali festival di fumetto in tutto il mondo, e in più di un’occasione ha saputo i trasformare i suoi libri in progetti espositivi, come nel caso de Le Jardin des Candidats, installazione realizzata a partire dal libro Plus si entente ed esposta al Fumetto Festival di Lucerna, al Nabokov Museum di San Pietroburgo e alla Arts Factory Gallery di Parigi.
Goblet ha ricevuto il Grand Prix Töpffer nel 2020, il premio della École européenne supérieure de l’image nel 2010; è stata presidente della Gran Giuria del Festival di Angoulême nel 2019. Oggi affianca alla carriera artistica il lavoro come docente di narrazione visiva all’Accademia di Belle Arti ERG di Bruxelles.
Nella sua decostruzione delle identità, Goblet ha sempre messo in discussione il ruolo autoriale attraverso progetti collettivi e collaborazioni come quella storica con lo sceneggiatore Guy Marc-Hinant, co-autore di Souvenir d’une journée parfaite e Les hommes-loups; l’artista visivo Kai Pfeiffer, con cui nel 2011 ha dato vita a un progetto sfociato nel 2014 nel graphic novel Plus si entente, racconto allucinato e profondo di una donna single alla ricerca di un partner su un'app di incontri; l’artista art brut Dominique Théate, co-autrice del surreale L’amour dominical, storia di un triangolo tra un wrestler, una donna barbuta e un dentista criminale. O ancora il gruppo di artiste e artisti con disabilità mentale del Centre d’Expression et de Creativité La Hesse, con cui ha realizzato il volume Match de Catch à Vielsalm. Nel suo ultimo lavoro pubblicato, il ciclo Ostende, realizzato tra il 2020 e il 2021, Goblet prende come spunto la fine di una relazione per mettere in scena una meditazione potente e poetica sul tempo, il corpo e la natura, virando dal fumetto verso la pittura e l’arte contemporanea e trovando nella rappresentazione del paesaggio un mezzo per riflettere sulla condizione umana.
Goblet è stata protagonista di numerose mostre nelle gallerie e nei principali festival di fumetto in tutto il mondo, e in più di un’occasione ha saputo i trasformare i suoi libri in progetti espositivi, come nel caso de Le Jardin des Candidats, installazione realizzata a partire dal libro Plus si entente ed esposta al Fumetto Festival di Lucerna, al Nabokov Museum di San Pietroburgo e alla Arts Factory Gallery di Parigi.
Goblet ha ricevuto il Grand Prix Töpffer nel 2020, il premio della École européenne supérieure de l’image nel 2010; è stata presidente della Gran Giuria del Festival di Angoulême nel 2019. Oggi affianca alla carriera artistica il lavoro come docente di narrazione visiva all’Accademia di Belle Arti ERG di Bruxelles.
Exhibition
15 Nov 2024 - 15 Dec 2024
Cinema Modernissimo – Cineteca di Bologna
La paura mangia l'anima
Directed by Rainer Werner Fassbinderchair Dominique Goblet
Ali: Fear Eats the Soul
(Angst essen Seele auf, West Germany/1973)
Emmi, a lonely widow, meets and marries Ali, a Moroccan man twenty years younger, challenging bigotry and the surrounding moralism. Fassbinder’s gaze is sincere, and does not recur to pity or political discourse, focusing instead on Ali’s perception of his difference and separation due to his status of immigrant. Ali is not “explained”: he’s a lonely man that strives for survival in a society that defines him as a sentimental outsider because of his fragility and need for love in an environment dominated by the cynical bourgeois caste.
(Angst essen Seele auf, West Germany/1973)
Emmi, a lonely widow, meets and marries Ali, a Moroccan man twenty years younger, challenging bigotry and the surrounding moralism. Fassbinder’s gaze is sincere, and does not recur to pity or political discourse, focusing instead on Ali’s perception of his difference and separation due to his status of immigrant. Ali is not “explained”: he’s a lonely man that strives for survival in a society that defines him as a sentimental outsider because of his fragility and need for love in an environment dominated by the cynical bourgeois caste.
Full price
€6.00
Reductions
Friends and Supporters of the Cineteca and minors (under 18): €4.50
Students, Over 65s, YoungER Card, Carta Giovani Nazionale (saturdays and holidays excluded): €4.50
Affiliated members (saturdays and holidays excluded): €5
Tickets can be purchased on the website or at the Cineteca di Bologna sales points.
€6.00
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Friends and Supporters of the Cineteca and minors (under 18): €4.50
Students, Over 65s, YoungER Card, Carta Giovani Nazionale (saturdays and holidays excluded): €4.50
Affiliated members (saturdays and holidays excluded): €5
Tickets can be purchased on the website or at the Cineteca di Bologna sales points.
In collaboration with Fondazione Cineteca di Bologna, within the framework of the Carta bianca: a Dominique Goblet Movie Screening
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Di luoghi e di vite
chair Ilaria Tontardini
with Patrizia Cirino, Dominique Goblet
Entry: libero
Part of Conversazioni a vignetta, in collaboration with Erasmus Mundus in Culture Letterarie Europee – Università di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Musei Nazionali di Bologna – ex Chiesa di San Mattia, Festival La Violenza Illustrata, with the contribution of Wallonie – Bruxelles International
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Corpo a corpo
chair Marco Libardi, Ilaria Tontardini, Dario Sostegni
with Joe Kessler, Gwénola Carrère, Dominique Goblet
Gwénola Carrère, Dominique Goblet and Joe Kessler, the core trio of international artists at the center of #AOA24, will reflect on the theme of the festival - the frail balance between the environment and us - and on how it takes shape in their works, which all share an experimental approach and the intent to push the boundaries of the comics language towards ever-new directions.
Entry: libero
With the contribution of Wallonie – Bruxelles International
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
SIGNING SESSION
with Joe Kessler, Gwénola Carrère, Dominique Goblet
After the talk "Corpo a corpo" Joe Kessler, Dominique Goblet and Gwénola Carrère will attend the signing sessione with Bianca Bagnarelli, Andrea De Franco, Andrea Bruno, Liza de Nardi, Majid Bita, José Muñoz, Pablo Cammello, Rebecca Valente.