Al confine tra racconto di formazione e fiaba, The Gull Yettin mette in scena il vagabondare di un bambino che ha perso i genitori in un incendio. Perseguitato da un uccellaccio antropomorfo e mutaforma (il “Gull Yettin” del titolo), che a volte appare come minaccia e a volte come guida, il protagonista si avventura in un paesaggio familiare ma perturbante.

Joe Kessler, fumettista inglese tra i più sperimentali della scena attuale, co-fondatore della casa editrice Breakdown Press e vincitore nel 2020 del Fauve Révélation al Festival di Angoulême con Windowpane, partecipa al percorso tematico che esplora il rapporto tra corpi e paesaggi con la mostra dedicata a questo lungo racconto grafico senza parole, uscito nel 2022 per L’Association e l’anno dopo per NYRC.

The Gull Yettin muove da una situazione archetipica, il trauma della perdita dei genitori, che provoca un attraversamento, un viaggio alla ricerca del proprio posto nel mondo. Come Max, il protagonista di Nel paese dei mostri selvaggi, celebre albo di Maurice Sendak, il protagonista di The Gull Yettin si avventura nella dimensione ‘selvaggia’ dell’infanzia. 

Come già nel libro d’esordio di Kessler, Windowpane, il tratto cambia di scena in scena assecondando le emozioni del personaggio, spesso esplodendo in un disegno informe e astratto, a colori acidi e neri profondi. I corpi e il paesaggio si inseguono e si confondono in un gioco di forme, tra le linee spezzate dei palazzi e i colori fauves della foresta, facendoci precipitare nella dimensione più ambigua e soverchiante dell’infanzia.