Leonardo Delogu

Leonardo Delogu è perfomer, formatore e ricercatore sul movimento e il paesaggio. Ha studiato alla Scuola Europea per l'attore di Emilia Romagna Teatro; ha fatto parte del gruppo di lavoro biennale sulle Nuove scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano, esperienza che lo ha portato a fondare il collettivo famigliafuchè. Ha studiato con la compagnia di danza catalana Malpelo e Claude Coldy, e collaborato con il paesaggista  Gilles Clèment e il collettivo Coloco. Ha curato  progetti culturali per Associazione demetra/Centro di Palmetta, Ternifestival della creazione contemporanea, Nutrimenti.
Nel 2013 ha fondato, insieme a Valerio Sirna ed Hélène Gautier, il progetto DOM-, che indaga il linguaggio delle arti performative contaminandolo con l'approccio militante delle Environmental Humanities e con le istanze e gli immaginari delle ecologie femministe e queer. La ricerca di DOM- ruota attorno al rapporto tra corpi e territori, creando peculiari pratiche di abitazione sottoforma di performance, camminate, testi, conferenze e dibattiti, opere audiovisive, workshop.
Tra i lavori di DOM- ci sono le performance L’uomo che cammina, ispirata all'omonimo fumetto di Jiro Taniguchi, Désert/rituals for landscapes, MU/metafisica urbana, MAMMA ROMA_ Esplorazioni urbane / Pratiche della percezione, Moto celeste  e i progetti di comunità come cui MIST/FOSCHIA/rituals for landscapes, ROMA NON ESISTE – chiamata pubblica per una comunità nomade CORALE (progetto artistico collettivo nelle aree del terremoto del Centro Italia).


> casadom.org

incontro domenica 26 nov H 15:30
Quartiere S. Stefano - Sala Prof. Marco Biagi

Lectio Magistralis

Da L'uomo che cammina a La città che cammina - mutazioni di una macchina inefficace

con Leonardo Delogu

Oltre al disegno, altre arti si occupano della relazione fra corpi, spazi e immaginario. Una di queste è la performance: Leonardo Delogu del collettivo DOM racconta, attraverso la sua pratica artistica e i suoi progetti legati al camminare, come potere, natura, cultura e marginalità interagiscono nello spazio pubblico.
The talk will be in Italian.

Ingresso: libero

Durata: 1h30