La fumettista Eliana Albertini e la fotografa Valentina D’Accardi, per la prima volta al lavoro insieme in occasione di Ad occhi aperti, hanno ideato un’esposizione in cui far dialogare la loro produzione. Lavorando con media differenti e ibridandoli, entrambe si relazionano con luoghi estremamente prossimi, conosciuti e frequentati, ma allo stesso tempo difficilmente abitabili, proprio in virtù delle memorie che racchiudono.

Senza essere visti è un’archeologia del contemporaneo, un tentativo di costruire relazioni fra scontrini caduti dalle tasche e orsetti ammaccati, case abbandonate e cartoline. Le due artiste si misurano con i resti e gli scarti della collettività, riscoprono nelle cose gettate, nei giocattoli dimenticati o buttati, negli oggetti rotti, nei soprammobili di famiglia, nelle cose impolverate, tracce che possono rivelarci altri mondi, significati diversi da quelli originari, legati alla loro funzione. 

Agli oggetti disegnati si affiancano fotografie di luoghi, di volti, di oggetti. La loro opera mostra come abitare sia un’operazione complessa, che richiede un esercizio di memoria, la capacità di guardare ad occhi aperti, e infine di prendersi cura dei luoghi, degli oggetti e delle relazioni.